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Synchytrium endobioticum

Rogna nera della patata (Synchytrium endobioticum)

Synchytrium endobioticum è l’agente responsabile della rogna nera della patata. Si tratta di un importante organismo nocivo della patata capace di causare ingenti danni se non opportunamente controllato. Benché la capacità naturale di diffusione di questo patogeno sia limitata, la disseminazione a lunga distanza può avvenire attraverso spore di resistenza presenti tanto nei tuberi infetti quanto nel terreno ad essi aderente.

La rogna nera della patata è originaria della regione delle Ande sudamericane ed è stata introdotta in Europa verso la fine del 1800 ed in Nord America intorno al 1900. In Europa, si è rapidamente diffusa in quasi tutto il territorio comunitario; tuttavia, l’applicazione di efficaci misure di contenimento ne ha evitato la diffusione in altre aree del mondo.

La malattia è stata segnalata in Italia all’inizio degli anni ‘70 soltanto in un circoscritto focolaio in Valtellina dal quale non si è diffusa; tuttavia, analisi condotte negli ultimi anni nei siti focolaio ne hanno accertato la totale eradicazione.

Per maggiori informazioni sulla diffusione di Synchytrium endobioticum visualizza la mappa dell’EPPO.

La sintomatologia della rogna nera è piuttosto caratteristica, tanto da renderla di facile distinzione dalle altre problematiche che colpiscono i tuberi e più in generale le piante di patata.

La malattia può interessare tutti gli organi della pianta, ad eccezione delle radici, ma senza dubbio i sintomi più caratteristici si riscontrano a carico dei tuberi. Questi si manifestano sottoforma di escrescenze di forma variabile, da coralloidi e irregolarmente globose (in inglese cauliflower-like protuberances per la somiglianza con l’infiorescenza del cavolfiore); dapprima di piccole dimensioni, queste escrescenze tendono via via a confluire e ad accrescersi fino a formare ammassi di notevoli dimensioni, talvolta anche più grandi del tubero stesso. Piante senza alcun segno di deperimento nella parte epigea, possono presentare tuberi con evidenti escrescenze.

La patata (Solanum tuberosum) è la sola pianta coltivata ospite di Synchytrium endobioticum. In Messico, alcune specie selvatiche afferenti al genere Solanum sono state segnalate quali ospiti del patogeno.

I danni associati a questo patogeno possono essere ingenti in quanto le patate infette devono essere distrutte o trasformate in condizioni di sicurezza al fine di prevenire l’ulteriore diffusione dell’organismo nocivo. Il fungo può persistere a lungo nel terreno, rendendo lo stesso non più utilizzabile per molti anni.

Synchytrium endobioticum è un fungo parassita obbligato che non produce ife, ma sporangi contenenti fino a 200-300 zoospore motili. In primavera, quando le temperature sono superiori a 8°C e in idonee condizioni di umidità, gli sporangi invernali (anche detti spore resistenti o dormienti), in corrispondenza delle escrescenze in decomposizione nel terreno, germinano e rilasciano le zoospore. Queste possiedono un unico flagello che consente loro di potersi muovere facilmente nell’acqua del suolo e raggiungere l’ospite. Una volta avvenuto il contatto con l’ospite, il flagello viene perso e la zoospora penetra le cellule dell’ospite determinando il progressivo sviluppo delle escrescenze. All’interno di queste, il fungo produce rapidamente sporangi estivi responsabili della liberazione di nuove zoospore in grado di reinfettare le cellule circostanti.

Synchytrium endobioticum ha una scarsa capacità di diffondersi naturalmente (dispersione passiva per mezzo dell’acqua e del vento) e ciò ne ha consentito un controllo efficace. Tuttavia, può essere diffuso per mezzo del commercio internazionale dei tuberi di patata infetti.

Il fungo può essere trasportato nel suolo, tal quale o associato a piante (non necessariamente ospiti), ma anche attraverso attrezzature, veicoli e macchinari usati in terreni che precedentemente hanno ospitato piante infette; gli scarti delle lavorazioni, il suolo e l’acqua delle industrie di trasformazione delle patate possono anche essere una via di diffusione non trascurabile.

In linea con quanto previsto dalla normativa di riferimento, il Servizio Fitosanitario della Regione Lombardia per individuare l’eventuale presenza del patogeno effettua una sorveglianza nei siti di produzione delle patate a maggiore rischio di introduzione (es. magazzini di stoccaggio, industrie di trasformazione).

 

Nei siti valtellinesi in cui era stato segnalato l’unico focolaio italiano di S. endobioticum sono state effettuate indagini su base pluriennale che hanno confermato l’eradicazione totale del patogeno.

Europea

Regolamento di Esecuzione (UE) 2022/1195 della Commissione dell’11 luglio 2022 che istituisce misure per eradicare l’organismo nocivo Synchytrium endobioticum (Schilbersky) Percival e prevenirne la diffusione.